Sei in viaggio. Camminando per una via un dettaglio cattura il tuo sguardo e in qualche modo congela la tua vista periferica. Così affascinato, prendi dalla borsa la macchina fotografica, togli il tappo dall’ottica, tiri la leva di caricamento ed immergi il tuo sguardo nel mirino della tua macchina fotografica. Ora iniziano le scelte: tempo, diaframma, punto di fuoco. Sai bene che il rullino ha pochi scatti, quindi devi ponderare bene le tue decisioni, cercando di dosare bene le impostazioni, come fa un buon direttore d’orchestra con i suoi elementi.
Ci siamo. L’inquadratura sta suonando la melodia che volevi udire, ma il tempo è stringente e l’attimo potrebbe sfuggire per sempre. In qualche modo senti che è arrivato il momento di scattare e così schiacci il pulsante come per dire: voglio portare questo ricordo con me. La macchina in pochi centesimi di secondo compie la sua magia, aziona lo specchio e l’otturatore ed ecco che il rullino si impregna di quel ricordo nel modo in cui tu hai voluto leggerlo.
Contento di aver catturato quel momento, riprendi il tuo cammino sperando di aver fatto un buon lavoro e provando ad immaginare la foto che vedrai a casa dopo averla sviluppata.
Questi sono i pensieri che un mio caro amico fotografo, Guillermo Luna, ha suscitato in me quando mi ha raccontato della sua pazza idea di rimettere in piedi un vecchio banco ottico, un Linhof Kardan Standard 4×5. Un giorno qualunque Guillermo mi manda una foto di un pezzo, che non avevo neanche ben identificato a primo impatto, e poi mi scrive: “Devo ridisegnare e stampare in 3D questo adattatore ma non ho idea di come fare..puoi aiutarmi?” La mia risposta, mossa da curiosità e stima verso il suo lavoro, è stata: “Certo! Sentiamoci e spiegami cosa devi farci”. Cosi più o meno è iniziato tutto.
Il disegno in 3D
Per disegnare gli adattatori è stato usato il programma Rhino, come potete vedere dallo screenshot. In linea di massima, la modellazione non ha richiesto grossi sforzi esclusi quelli iniziali per comprendere la pazzia che aveva in mente il mio amico 🙂 Una particolare attenzione è stata rivolta alle piccole misure delle insenature, atte ad incastrare bene il modello; per il resto nell’insieme il disegno era abbastanza semplice.
La scelta del giusto materiale per la stampa 3D
Trattandosi di supporti per delle ottiche di una macchina fotografica, la prima necessità era sicuramente usare un materiale che poteva garantire una buona fedeltà dimensionale rispetto al modello disegnato in 3D. Inoltre era necessario che il modello avesse una buona resistenza anche a delle temperature più alte come sotto l’esposizione dei raggi solari. La scelta si è rivolta sul filamento HSM della ditta ShareMind che si è rivelato essere una valida opzione.
I test dopo la stampa
I modelli sono stati finalmente stampati e sia io che Guilliermo siamo stati entusiasti del risultato. La stampa è stata eseguita ad una risoluzione di 100 micron per garantire una gradevole finitura estetica ed una buona precisione del modello. Di seguito, una foto dell’adattatore installato sul banco ottica Linhof Kardan. Se siete curiosi di vedere i risultati fotografici cliccando sul pulsante di seguito potrete visitare la pagina Instagram del progetto di Guillermo.
Grazie mille Emanuele per sostenermi in tutte le mie “pazzie”!
Guillermo
Grazie a te Guillermo,
è sempre un piacere….