Filamento PETG una valida alternativa al PLA

Tra i vari filamenti prodotti dalla ditta slovena Azure Film troviamo un filamento in PETG, materiale usatissimo per molti oggetti che usiamo tutti i giorni.

Cosa è il PETG

Ognuno di voi almeno una volta al mese, se non molte di più, tocca un oggetto fatto in PET: bottiglie per l’acqua, contenitori per detersivi, tubi con diverse destinazione d’uso, fili in dacron, ecc.. Il PET è un materiale della famiglia dei poliesteri ed è una resina termo plastica adatta anche ad oggetti per uso alimentare. La G al termine del nome sta ad indicare che è stato glicolizzato per renderlo più durevole. Il PET è talmente usato nell’industria che, pensate, la sua produzione è salita da 7,8 milioni di tonnellate nel 2001 a 12,3 milioni di tonnellate nel 2006.

Resistenza agli urti

Sicuramente una delle principali peculiarità di questo materiale è rappresentata dalla resistenza e l’esempio più esplicativo è dato proprio alle bottiglie in PET. Una bottiglia d’acqua ha una parete molto sottile però è in grado di contenere senza problemi un litro e mezzo d’acqua, ciò significa un chilo e mezzo di liquido, spesso anche gassato, il che provoca ulteriori sollecitazione al materiale del contenitore.

Resistenza agli agenti chimici

Il PET è inoltre un materiale molto adatto alla creazione di oggetti, per citare un esempio recipienti destinati a contenere liquidi con caratteristiche particolarmente acide.

Fedeltà dimensionale

Questo materiale nel passaggio dallo stato di fusione a quello solido ha un tasso di deformazione radiale molto basso, risulta quindi particolarmente adatto alla realizzazione di pezzi funzionali che devono avere un’ottima fedeltà dimensionale.

Durevolezza nel tempo

Il PETG è un materiale che non soffre di una forte igroscopia quindi si deteriora con molta più difficoltà nel tempo. Quando non dovete usarlo io vi consiglio comunque di stoccare la bobina in ambienti asciutti e dentro una scatola.

Vaso spiral vaseMoschettone in PETG

PETG consigli per la stampa

Si tratta di un materiale particolarmente viscoso: fate varie prove di stampa e cercate di trovare la temperatura limite più bassa; da lì alzate di 5 gradi in 5 gradi fino a che non si presenterà il famoso effetto stringing. Per aiutarvi a combattere questo fastidioso fenomeno potete eccedere un pochino con la retraction: io con questo PETG ho trovato un buon compromesso con 228 gradi di temperatura e 1,5 mm di retraction.

Il PETG non è un materiale che soffre di warping, ma vi consiglio vivamente di tenere bassa la ventola che soffia sul modello e lasciate che si raffreddi progressivamente da solo. Per il primo layer, se possibile, tenete direttamente la ventola spenta. L’adesione sul piano di stampa è ottima con quasi tutti i materiali come: nastro, vetro, BuildTak, metallo, ecc..

Schiaccianoci PETG

Conclusioni

Non aspettatevi mai da questo materiale particolari finiture estetiche (pensate che io in genere lo stampo con un layer di 0,2 mm), ma dopo aver trovato le giuste impostazioni il PETG potrebbe diventare la vostra prima scelta nella produzione di resistenti oggetti meccanici e fedeli alle dimensioni del modello che avete disegnato in 3D.

Come sempre di seguito troverete le principali impostazioni di stampa che in genere uso per stampare il filamento PETG Azure Film:

NB: ovviamente le impostazioni di stampa che consiglio vogliono essere una linea guida, cambiando stampante 3D potrebbero esserci delle differenze.

Impostazioni Ca-Pet Treed Filaments

Valore di stampa

Temperatura nozzle 225° – 228°
Temperatura piano di stampa 68°
Materiali piano di stampa Lokbuild, BuildTak, Vetro, metallo, ceramica ecc..
Velocità first layer 12 mm/s
Outer Shell Speed 24 mm/s
Inner Shell Speed 34 mm/s
Default printing speed 60 mm/s
Infill Speed 50 mm/s
Ritrazione 1.5 mm con Z-hop 1 mm
Ventola di raffreddamento 10 – 30 %
Camera di stampa Non necessaria
Raft Opzionale
Z-hop at Retraction 0.100 mm (facoltativo)
Minimal Layer Print Time 5 sec.
Nozzle 0.4